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Mamma, moglie, pedagogista, studentessa in medicina. Un blog nato per non soccombere, per ridere di noi.

giovedì 27 gennaio 2011

Pedagogia e divorzio

Ritengo che, mai come oggi, vi sia la necessità di divulgare la cultura dell’educazione. Non solo per i ripetuti e continui atti di bullismo o di violenza che quotidianamente riempiono le pagine dei giornali, ma anche per dare supporto alle famiglie alle prese con le diverse problematiche legate alla crescita dei figli.
La pedagogia offre il vantaggio del trovare insieme le strategie “del fare”, non con modelli precostituiti, ma rapportate ai soggetti e alla situazione particolare. Non ho mai amato le teorie fini a sé stesse, quelle che riempiono la bocca e non vengono mai calate nel reale; al contrario, ritengo sia fondamentale per il pedagogista trovare le strategie di intervento per aiutare quel contesto, quel nucleo familiare, quel minore, in modo pratico e concreto.
Mi occupo spesso di minori coinvolti loro malgrado nel difficile percorso delle separazioni coniugali, e ritengo che mai come in quel contesto, vi sia la necessità per i genitori di affidarsi all’aiuto di un consulente familiare che sia in grado di fornire loro consigli e interventi mirati. Anche la ripresa o la non-sospensione del dialogo tra ex coniugi diventa un momento fondamentale e irrinunciabile nel contesto pedagogico.
Troppo spesso i figli diventano terreno di contestazione, di sfogo delle proprie frustrazioni, di vendette e ricatti. Sovente non ci si accorge di essere entrati in questo deleterio meccanismo che produce danni a volte irreparabili, che genera nei genitori un senso di colpa che finisce per trovare compenso nel dare, per alleviare quel dolore, quel senso di vuoto che i bambini inevitabilmente provano.
Con la consulenza pedagogica si aiutano i genitori ad affrontare il dolore dei figli, ad accoglierlo, ad elaborarlo come momento fondamentale di crescita e di presa di coscienza della nuova situazione. 
 
 
 

Education and Divorce

I believe that, today more than ever, there is a need to disseminate the culture of education. Not only for the repeated and continuous acts of bullying or violence that daily fill the pages of newspapers, but also to give support to families struggling with various issues related to raising children.
The pedagogy has the advantage of finding the strategies "of doing", with no pre-established models, but Relate to the subject and the particular situation. I never liked the theories in themselves, those that fill the mouth and are never deployed in the real, on the contrary, I think it is crucial for the educator to find intervention strategies to help that context, that the family, the minor, in a practical and concrete.
I am often involved their children in spite of the difficult path of marital separation, and I believe that never in that context, there is a need for parents to rely on the help of a family counselor who is able to provide their advice and assistance targeted. Even shooting or non-suspension of the dialogue between former spouses become a crucial and indispensable in the educational context.
Too often, children become grounds for complaint, venting their frustration, revenge and blackmail. Often you do not notice to be entered in this deleterious mechanism that produces sometimes irreparable damage, which generates a sense of guilt in parents who end up finding in giving compensation to alleviate that suffering, that emptiness that children will inevitably feel.
With pedagogical consulting is to help parents deal with the pain of the children, to receive it, process it as a key time of growth and awareness of the new situation.

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